Sanificazione: chi la deve fare e come

Le aziende, gli studi professionali, gli artigiani, i commercianti, le piccole
imprese, a seconda delle loro dimensioni – capacità produttive – numero di
lavoratori, adotteranno criteri differenti per poter adempiere alle operazioni di sanificazione. Aziende particolarmente strutturate, anche come organico, valuteranno sempre in autonomia di destinare a soggetti esterni, imprese e/o cooperative l’esecuzione della sanificazione dei comparti aziendali, assicurandosi principalmente di dare mandato a strutture il cui codice Ateco 2007 prevede come oggetto anche “pulizia e sanificazione di ambienti”. Per piccole realtà, lo stesso titolare o professionista, può adempiere a ciò che prevede l’iter della sanificazione
dei propri ambienti lavorativi, dimostrando (onere della prova) di aver
ottemperato tramite la messa in atto di procedure utilizzando prodotti idonei alla sanificazione. Procedendo personalmente alla sanificazione, il datore di lavoro può reperire sul mercato i prodotti necessari a prezzi contenuti rispetto a quelli già predisposti dalle aziende del settore.

COMPOSIZIONE E CONSIGLI D’USO PER I PRODOTTI DA USARE NELLA
SANIFICAZIONE

Se si provvede alla sanificazione in modo “autonomo”, si consiglia l’utilizzo
dell’ipoclorito di sodio in soluzione 0,1% per le superfici più delicate che
potrebbero essere danneggiate, tra cui tastiere e mouse. Per gli elementi sanitari dei servizi igienici una soluzione 0,5%. Infine, per i pavimenti in ceramica, servizi igienici e uffici, una maggiore concentrazione in soluzione 1%, prestando particolare cura per pavimenti più delicati. Per essere efficace, il prodotto va lasciato agire per alcuni minuti, richiesti dai 5 ai 15 minuti.
La soluzione di ipoclorito di sodio non è indicata per le mani, in quanto potrebbe arrecare irritazioni e razioni allergiche. Obbligo di utilizzo guanti di protezione, mascherine FFP2 / FFP3, sia per la sanificazione che per la decontaminazione. Non limitarsi alla sola nebulizzazione, è bene strofinare le parti esposte. Aerare bene i locali.

Fonte Fondazione Studi Consulenti del Lavoro – Circolare n. 12