Professioni “Vincenti” e “Perdenti” – Indagine dei Consulenti del Lavoro

 

L’ Osservatorio statistico dei Consulenti del lavoro ha effettuato una indagine sui cambiamenti del lavoro in termini di competenze e di figure professionali in calo ed in aumento.

Ne risulta che l’impatto della tecnologia digitale sul lavoro non avrà effetti devastanti sull’ occupazione.

Semmai comporterà la necessità per tutti i lavoratori di adeguare, e anche velocemente, le proprie competenze. Se è vero infatti che molti lavori si avviano a scomparire per effetto dell’automazione dei processi produttivi è altrettanto vero che ne sono nati di nuovi.

A livello nazionale, l’indagine dell’Osservatorio stila la classifica nazionale delle prime 10 professioni «vincenti» e «perdenti».

Andando a vedere (www.consulentidellavoro.it) quali sono i profili altamente qualificati più richiesti dalle imprese in questi anni troviamo al primo posto gli analisti e progettisti di software (+22,9 mila); a seguire: i disegnatori industriali (+20,4 mila), le professioni sanitarie riabilitative (+18,9 mila), i tecnici programmatori (+14,1mila), i tecnici esperti in applicazioni (+13,8 mila), i maestri d’ asilo (+12,5 mila), i tecnici del reinserimento e dell’ integrazione sociale (+11,8 mila), gli specialisti nell’ educazione dei soggetti diversamente abili (+9,6 mila), i tecnici del marketing (+9,4 mila) e gli specialisti nei rapporti con il mercato (+8,1 mila). Restando nello stesso segmento delle alte qualifiche, le professioni più in crisi come dipendenti delle imprese private sono i segretari amministrativi, archivisti e tecnici degli affari generali (-42,4 mila). Seguono i contabili (-30,9 mila), i tecnici statistici (-25,4 mila), i tecnici del lavoro bancario (-16 mila), i tecnici gestori di reti e sistemi telematici (-15,2 mila), gli istruttori di tecniche in campo artistico (-13,8 mila), i tecnici per la trasmissione radio-televisiva e per le telecomunicazioni (-10,9 mila), i ricercatori e tecnici laureati nelle scienze della vita e della salute (-9,8 mila), gli istruttori in discipline sportive (-8,8 mila) e infine i tecnici del trasferimento e del trattamento delle informazioni (-6,9mila).