La Cassa Integrazione COVID-19 cambia nel tempo
L’articolo 8 del Decreto Legge n.41 del 22 marzo 2021, pubblicato ieri sul numero 70 della Gazzetta Ufficiale, prevede per il settore industriale l’allungamento della Cassa Integrazione Ordinaria per 13 settimane da utilizzare nel periodo che va dal primo aprile al 30 giugno. Non è previsto alcun contributo addizionale. Dal 1 luglio si potrà utilizzare la Cassa Integrazione “classica” per scongiurare, nel limite del possibile, eventuali licenziamenti “economici”.
Più tempo invece per le piccole aziende commerciali, artigianali e dei servizi. Si hanno a disposizione 28 settimane da utilizzare nel periodo che va dal 1 aprile al 31 dicembre. Da notare subito che le 28 settimane, se utilizzate in modo continuo, scadono il 13 ottobre, aprendo la partita complicata dei licenziamenti economici. Per questi settori infatti il divieto di licenziamento scade il 31 ottobre (e per le aziende prive di copertura di ammortizzatori, come quelle che ora hanno usufruito della Cassa Integrazione in Deroga, sarà un momento molto critico se nel frattempo la pandemia non sarà sconfitta).
Nessuna novità sul fronte dei termini di presentazione delle domande, che anche per questo pacchetto di settimane rimane il mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o riduzione. Pertanto per il mese di aprile le domande potranno essere presentate entro fine maggio. Nel comma 6, inoltre, viene spiegato che al fine di razionalizzare il sistema di pagamento delle integrazioni salariali connesse all’emergenza sanitaria, le nuove settimane possono essere concesse sia con la modalità di pagamento diretto, sia anticipata dal datore con successivo conguaglio.
Scatta infine l’obbligo di comunicare i dati con il nuovo adempimento Uniemens-Cig per le domande della nuova cassa integrazione al fine di fornire i dati necessari al calcolo e alla liquidazione diretta della prestazione da parte dell’Inps o al saldo delle anticipazioni delle stesse.