In questo Children English Festival (Festival uguale festivo, piacevole) siamo partiti dall’esperienza che, per i suoi caratteri di azione e sperimentazione, ha la capacità di trascinare con naturalezza i bambini verso un apprendimento attivo e spontaneo. Dalle varie esperienze quindi abbiamo tratto i contenuti di apprendimento: vocaboli per descrivere ciò che i bimbi sentivano e vedevano, la grammatica per comunicare il loro pensiero, le loro opinioni, la loro adesione o riluttanza. Il risultato è stato strabiliante, il loro piacere di conoscere per la pura gioia di apprendere, di fare per il puro piacere di esserne capaci, è stato travolgente!
Perché le emozioni sono così importanti per i bambini tanto da determinare la qualità del loro apprendimento? E’ proprio dalle emozioni primarie quali gioia, piacere, aspettativa, approvazione che nascono i sentimenti più complessi come orgoglio di sé, fiducia nelle proprie capacità, resistenza alle avversità.
In buona sostanza è quello che i bambini provano apprendendo che butta radici e rami e che si radica via via a seguito della qualità emozionale e cognitiva delle esperienze successive; è quello che resta registrato nel profondo del centro del sentimento che gli consentirà di sviluppare la propria forza cognitiva ed affettiva.
Insomma, tornado a noi, questo circolo emozionale positivo attivato ha fatto sì che questi bambini abili, spiritosi, introversi, estroversi, indomiti, mettessero in campo un importante apprendimento intenzionale, decidessero cioè in modo sempre più autonomo e autorevole cosa fare e come farlo (questo processo di apprendimento viene definito in linguaggio tecnico learning to learn – imparare ad imparare, inteso come una riflessione sulle strategie di apprendimento utili ad essere applicate ad ogni sapere, scientifico, tecnico, umanistico).
In questo lavoro, scandito anche per noi da tante emozioni e da altrettanti sentimenti, ci ha guidate una convinzione profonda, quella che ogni bimbo abbia il diritto di esprimere le proprie potenzialità al massimo; la didattica è quindi differenziazione, non deve dare a tutti la stessa cosa ma a ciascuno la migliore in base alla propria unicità.
Un ringraziamento particolare va a tutti i genitori, i quali credendo fermamente nell’eccezionalità dei propri bimbi, hanno raccolto la sfida di giorni di apprendimento intenso e diverso.
Ciao bimbi meravigliosi!
Anna, Chiara, Ilenia, Yoko.
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