Passeggiando sul sito del Liceo Classico Federico Frezzi, ormai anche Beata Angela, forse per questioni di genere, ho trovato un sacco di novità e nuovi orientamenti: classico, linguistico, scienze umane, economico sociale. Dopo aver dominato la scena per tanti anni, il Classico è entrato in crisi e si è rinnovato, perché, come dice la parola stessa, crisi significa mutazione. Chissà se funziona questo nuovo assetto. Se riesce a dare un’istruzione di base valida anche per le tappe successive della vita. Non so. Mi piacerebbe saperlo da quelli che lo hanno frequentato e lo frequentano. Quelli del Classico.
La scuola la fanno gli insegnanti, si dice, e i nostri, al Classico, erano formidabili.
IL PROFESSOR LAZZARONI
Lo conoscevo perché, strana sorte, eravamo vicini di casa. Ma in realtà frequentavo i figli, due maschi, uno scatenato e uno meno, identico grembiulino a quadretti.
La mia infanzia ha girato a lungo tra i giardini confinanti dei due appartamenti, guerre tra indiani e pionieri e pomeriggi insieme davanti alla nuova televisione dei ragazzi, protagonista Rin Tin Tin, il primo cane di grandi avventure TV.
E’ diventato il Professore quando al Liceo ci siamo ritrovati e ho imparato a decifrare i suoi tic, come il tuffo senza occhiali con cui piombava nei testi di filosofia e storia, le sue materie, e ne riemergeva sorridendo. Ho capito che è la passione, regolare e concentrata, a immetterci nella vita dello studio e che a queste virtù non poteva mancare il corollario del buon umore. Non raccontava molto di sé, Napoli ancora parecchio crociana era sempre sullo sfondo, come un quadro e una lingua del cuore. Tanto meno parlava della vita politica, che pure aveva praticato e sembrava aver dimenticato, se non per vaghe allusioni e precise definizioni su cui facevamo coro, del tipo: “Questo è l’ennesimo carrozzone”. Però una volta, al canto dell’Internazionale, l’ho visto commuoversi e noi con lui. Lui e noi, era una relazione forte e chiara e ugualitaria, i bravi e quelli meno, i benestanti e quelli meno. La storia e la filosofia per tutti, magari a dosi e vocazioni diverse.
Paola Paoli