Scriviamo dall’Umbria, una delle più piccole regioni di Italia eppure forte nel turismo, nelle attività produttive con un’agricoltura fiorente; la prima ondata di Covid, quella del 2020 l’abbiamo tollerata, le successive ci hanno fatto vacillare con imponenti dati rispetto ai contagi, i deceduti e le persone in terapia intensiva (67.154 casi positivi totali e 1482 casi letali).
Lo Studio è stato sempre annoverato tra le attività essenziali, perciò sin dalla prima mattina di lockdown siamo venuti a lavorare, uscivamo di casa con il sottofondo delle sirene delle ambulanze, non sapendo se questo virus fosse nell’aria, sotto le scarpe, dentro gli ombrelli, appostato il nemico fuori l’uscio di casa, insomma…
Con noi hanno sfidato la paura tutti gli altri liberi professionisti e gli imprenditori, in un’unica barca abbiamo navigato a vista nella notte scesa all’improvviso; siamo stati al fianco dei datori di lavoro, i quali, coraggiosamente, ridisegnavano le proprie attività, coltivavano nuove speranze; insieme abbiamo cercato approdi produttivi e di servizio innovativi per non arrenderci, una fede nella bellezza, nel duro lavoro, nella creatività che è tutta italiana, ne siamo certi.
Oggi i contagi viaggiano su una media di 100 al giorno, stiamo tenendo botta, ma non solo, vogliamo vincere; perciò ricordiamo che l’unica via praticabile è quella di una ferrea applicazione delle misure anticovid- 19 contenute nei Protocolli di Sicurezza che ogni azienda deve possedere per svolgere la propria attività.
I numerosi controlli previsti dal governo ci troveranno pronti, noi ci siamo, come sempre, per ogni evenienza.